La priorità in Europa, con intensità diverse, è uscire dal tunnel della pandemia perché i suoi cittadini tornino “a rivedere le stelle” (Dante, Inferno XXXIV, 139). Non solo quelle della salute, ma anche quelle dell’economia e del ritorno della crescita. Su questo versante sono sulla buona strada gli Usa, dove si prevede già quest’anno una crescita del 6,5%, il doppio della nostra.
La nostra crescita dipenderà anche da quella americana che favorirà un importante aumento delle nostre esportazioni, una risorsa italiana messa a dura prova dalla pandemia.
Si prevede che l’Europa aumenterà le sue esportazioni verso gli Usa per circa 97 miliardi di dollari, ripartiti, in gran parte, tra i 22 della Germania, 16 del Regno Unito, 13 dell’Irlanda, 10 della Francia e i 9 miliardi dell’Italia, un decimo del volume globale dell’aumento delle esportazioni europee verso gli Usa.
Si può fare meglio, ma almeno qui un filo di luce in fondo al tunnel si intravvede.