Cuneo – Sulle conseguenze dello stop alla pratica sportiva e della chiusura di palestre e centri fitness, ecco il parere delle psicologhe Francesca Cavalleri e Valentina Nitti, specializzata in psicologia dello sport: “Per l’essere umano è innaturale stare fermo. Siamo fatti per muoverci, anche a livello psicologico: l’attività motoria aiuta le connessioni cerebrali, rilascia endorfine che ci fanno stare bene, spesso si sta con altre persone, il che aiuta la nostra coscienza che ha un carattere relazionale. Se si sta chiusi in casa, tutte le strutture neuromotorie si impoveriscono. L’isolamento ha danneggiato di più le persone inibite a livello caratteriale, perché per loro lo sport è uno dei pochi veicoli per l’aggregazione e la condivisione sociale. Tuttavia, la depressione causata da inattività e mancanza di rapporti umani è frequente in ogni tipologia di soggetti”.
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