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Lunedì 23 dicembre 2024

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Intitolata a Monsignor Bona la Casa di Prima Accoglienza della Caritas di Saluzzo

La Mensa sarà gestita da Frate Andrea Nico Grossi, 51 anni, trasferitosi da Parma nella Comunità di San Bernardino

La Guida - Intitolata a Monsignor Bona la Casa di Prima Accoglienza della Caritas di Saluzzo

Saluzzo – Questa mattina giovedì 25 marzo alle ore 11 è stata riaperta la Casa di Prima Accoglienza in corso Piemonte 63 della Caritas di Saluzzo. La struttura, che offre 11 posti letto esclusivamente maschili insieme ad un servizio mensa, è stata intitolata per volere dell’episcopo a Mons. Diego Bona, Vescovo di Saluzzo prima di Mons. Guerrini. Bona, eletto nel 1994, restò a capo della Diocesi del Marchesato fino al compimento dei suoi 75 anni, quando rassegnò le dimissioni. Fino al 2002 fu anche presidente nazionale del movimento Pax Christi, fondato da don Tonino Bello.
Un’altra targa, oltre a quella scoperta in Corso Piemonte 63 è stata affissa di fronte alla sala polivalente in fondo al cortile dove si trova la piccola cappella utilizzata dalla Caritas nei mesi estivi sempre per volere di Mons. Bodo questa struttura è stata intitolata ad Anna Maria Busso Olivero che dal 2000 al 2009 è stata direttrice della Caritas Diocesana. La sua scomparsa a 86 anni ha suscitato grande commozione tra operatori e volontari che la ricordano per il suo lungo impegno a fianco delle persone in difficoltà.
“La Caritas  -ha detto monsignor Bodo – è la testimonianza concreta di una presenza reale al bisogno più semplice, ma più importante della persona umana: dare un tetto, dare la possibilità delle cose più essenziali, della famigliarità, quel sorriso, quel pasto, quella stanza per riposare, per riprendersi, per ritrovare quella dignità che tante volte viene calpestata e non sappiamo neanche il perché. Ringrazio tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno preso parte a questa Casa di Prima Accoglienza, a Luigi, alla Papa Giovanni. Senza accorgercene abbiamo unito tre spiriti, ma simili: il Cenacolo e i frati che si rifanno a San Francesco hanno il medesimo carisma che li unisce nel servizio verso coloro che hanno bisogno. Lo stesso pensiero di cui scriveva Mons. Bona nel suo testamento spirituale: “Chiedo perdono se non ho potuto aiutare gli ultimi degli ultimi”.
La targa a ricordo di Anna Maria Busso Olivero è stata scoperta del nipote 28enne Luca mentre Mons. Bodo ha donato un’icona del Buon Pastore alla Casa di Prima Accoglienza che per la sua gestione vedrà la sinergia tra operatori della Caritas, volontari dell’associazione Avass odi e della Comunità Cenacolo che ha messo a disposizione tre persone per vivere nella struttura dando un servizio di supervisione. La Mensa sarà gestita da Frate Andrea Nico Grossi, 51 anni, trasferitosi da Parma nella Comunità di San Bernardino. La struttura offrirà il pranzo anche a senza dimora e persone in difficoltà seguite dal Centro d’Ascolto della Caritas, con la possibilità di servire fino a 150 pasti nel cortile dove sono stati attrezzati tre grandi gazebo con panche e tavoli per garantire il distanziamento ed evitare il contagio.

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