Cuneese – Un repentino abbassamento delle temperature nella notte tra sabato 20 e le prime ore di domenica 21 marzo ha portato la colonnina del termometro sotto lo zero. Le previsioni meteo del fine settimana segnalavano, infatti, una discesa artica sul mare ad innescare un vortice che da est verso ovest alimenta piogge e nevi sul Piemonte. L’improvviso calo delle temperature, giunto dopo un periodo di valori miti, ha provocato i primi danni, in particolare, ai frutteti in fiore delle varietà più precoci.
Dalla consultazione dei dati delle capannine meteo, distribuite sul territorio provinciale, sono evidenti le temperature minime, ben sotto lo zero, nelle prime ore del mattino: -1,9 Cuneo- San Benigno (ore 7.00), -4,2 Boves, -4,3 Caraglio, -2,2 Busca, -3,7 Costigliole Saluzzo, -3,9 Fossano Maddalene, -2,5 Lagnasco, -3,8 Scarnafigi.
In alcune aziende frutticole, al fine di tutelare i frutteti in ripresa vegetativa o in fioritura, sono entrati in funzione, dopo la mezzanotte, gli impianti istallati per la difesa dal gelo: impianti antibrina e ventoloni antigelo.
È presto per capire quanto le recenti gelate andranno ad influire sulle produzioni, ma sicuramente ci saranno delle ripercussioni economiche sulle produzioni vendibili da parte delle aziende. Le colture più colpite da questa ondata di freddo primaverile saranno probabilmente le albicocche, nelle zone di Costigliole Saluzzo; nettarine e pesche, nei Comuni di Scarnafigi, Caraglio, Cuneo. Non dovrebbero esserci danni per kiwi, melo e pero, ancora in una fase vegetativa meno sensibile. I tecnici delle compagnie assicurative e delle associazioni di categoria stanno effettuando in queste ore le prime verifiche di campo, per l’accertamento e la stima dei danni.