Torino – In questi giorni negli uffici regionali tra assessorato di Luigi Icardi e l’ufficio del governatore Alberto Cirio si sta decidendo il futuro della direzione sanitaria regionale. Delle 24 domande presentate per la successione di Aimar sono rimaste in 17 considerate secondo i curricula, idonei alla mansione. Tra questi ci sono il vicedirettore della sanità e alla guida del Regina Margherita Bartolomeo Griglio, l’attuale direttore dell’area di giunta, Paolo Frascisco, il commissario della Città della Salute di Torino Giovanni La Valle, il direttore della Città della Salute di Novara Mario Minola, il commissario dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, il direttore generale dell’Istituto Tumori di Candiolo Antonino Sottile, il numero uno della Maxiemergenza sanitaria Mario Raviolo, e l’ex direttore generale dell’Asl Cn1 e attuale direttore dell’Asl lombarda dei Sette Laghi Gianni Bonelli e il direttore della cuneese Amos, la società in house delle Asl e Aso cuneesi e ora anche astigiane, Livio Tranchida.
Cirio sembra abbia già espresso una sua preferenza verso il direttore generale dell’Istituto Tumori di Candiolo Antonino Sottile ma la decisione sarà presa nei prossimi giorni e dovrà rispettare una serie di equilibri interni nella sanità piemontese.