Frabosa Sottana – “Una delle fragilità maggiori del territorio è data dall’età della popolazione – racconta il sindaco Adriano Bertolino -, tanto che anche nella Protezione Civile e nelle associazioni di volontariato che sono state così impegnate in questo periodo, le persone attive per lo più non sono giovani, ma anche la dislocazione delle abitazioni sul territorio che in certi casi risultano molto isolate e difficili da raggiungere soprattutto nel periodo invernale. Abbiamo dovuto creare una rete con la popolazione in modo da poter sapere in anticipo tutte le necessità di cui aveva bisogno e non lasciare abbandonato a se stesso nessuno. Per far fronte alle prime necessità abbiamo distribuito mascherine e pacchi alimentari, igienizzato i luoghi pubblici e svolto un lavoro di capillare informazione. Abbiamo poi adottato apposite ordinanze per censire la popolazione non residente presente nelle seconde case che nel nostro Comune sono numerose e utilizzate in alcuni frangenti dai proprietari per trascorrere i periodi di lockdown”.
Le ricadute maggiori sono state sul comparto turistico, “La nostra principale risorsa economica – continua il sindaco -. Tutte le attività, da quelle degli impianti sciistici ai lavoratori della neve e del settore, i commercianti, gli albergatori, i maestri di sci e tutte le attività legate a questo mondo hanno avuto un danno incalcolabile. Qualsiasi tipo di ripresa al momento non si può ancora prevedere e si spera molto nei ristori. L’istituzione comunale, la più vicina ai cittadini, deve essere messa in condizione di supportare la popolazione nell’immediatezza. Purtroppo continua a mancare il tracciamento dei contagi quale argine alla diffusione del virus e la campagna vaccinale è appena agli inizi”.