Frabosa Soprana – “Netta è stata la differenza tra il primo lockdown e questi ultimi mesi, all’inizio avevamo pochi casi di persone anziane contagiate da Ca- se di Riposo o di riabilitazione, adesso invece il contagio è più diffuso anche se forse in forma meno gravi. Dal punto di vista pratico non abbiamo avuto grandi problemi perché siamo dotati di tutti i servizi – anche nelle frazioni – e allo stesso tempo disponiamo di ampi spazi in cui è facile mantenere le distanze”. La sindaca Iole Caramello racconta le difficoltà e le fragilità emerse durante la gestione dell’emergenza sanitaria.
Nel 2020 Frabosa Soprana, oltre che con la pandemia, ha dovuto fare i conti anche con la devastante alluvione di ottobre. “L’esondazione del torrente Corsaglia ha distrutto completamente il nostro acquedotto, siamo rimasti 15 giorni senza acqua, possiamo dire di aver dimostrato una volontà di sopportazione non comune, noi persone di montagna siamo abituate ad arrangiarci in qualsiasi occasione”.
Le difficoltà più grandi le sta vivendo il comparto turistico. “E’ il settore su cui si fonda la nostra economia – dice il sindaco -, l’estate non ha portato grandi affluenze, ma solo un tipo di turismo di giornata che non ha grandi ricadute e comunque non sufficienti a coprire le mancate aperture, d’inverno poi è stato un disastro con impianti, negozi, ristoranti e bar pronti a partire bloccati a poche ore dal via. Le risorse a nostra disposizione non sono molte, ma con gli aiuti dello Stato distribuiremo contributi a chi ne farà richiesta. Per non parlare di quanto ha pesato la mancanza dei proprietari delle seconde case, che da noi sono oltre 2000. Insomma un disastro per l’economia del territorio”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 11 marzo 2021