Cuneo – In questi giorni sono in fase di conclusione i lavori legati ad un intervento di miglioramento della biodiversità nell’area del Bosco di Sant’Anselmo, area a Parco naturale del Parco fluviale Gesso e Stura a cavallo tra i comuni di Cuneo e Castelletto Stura.
L’intervento realizzato ha l’obiettivo specifico di favorire la presenza dell’habitat riproduttivo della Maculinea Arion, una farfalla xero-termofila con un ciclo biologico altamente specializzato, attraverso il diradamento degli arbusti, la stesura localizzata di terreno vegetale e la coltivazione di Origanum vulgare, abitualmente conosciuto come Origano comune, utile per potenziare la possibilità riproduttive del lepidottero. Nell’area contigua adiacente, dove la biodiversità è in parte compromessa per la diffusione di specie arboree e arbustive invasive, si interverrà al fine di migliorare la vegetazione autoctona e conservare la prateria arida. Sant’Anselmo è una delle aree più importanti del Parco fluviale in quanto a varietà d’ambienti, per le numerose risorgive presenti nelle radure e nelle aree boscate, le quali contribuiscono a creare numerosi habitat ideali per molte specie. Tra queste i lepidotteri, e in particolare la Maculinea Arion,.
Sempre in questi giorni sono inoltre partiti i lavori nell’area di Crocetta, anch’essa all’interno dei 1.055 ettari di Parco naturale all’interno del Parco fluviale Gesso e Stura. Anche qui si tratta di interventi per il miglioramento della biodiversità. Nello specifico l’intervento riguarda azioni di ripristino e di potenziamento dell’area umida in parte già esistente, con il recupero dell’attuale stagno quasi completamente invaso da Thipha latifolia. Sarà inoltre realizzato un secondo bacino a bassa profondità, con l’obiettivo di integrare e completare l’ambiente acquatico adatto allo sviluppo degli anfibi e in modo particolare del Tritone crestato (Triturus carnifex). Il nuovo stagno occuperà una porzione di circa 1100 mq a monte di quello esistente, al quale sarà raccordato attraverso un piccolo canale a cielo aperto. Per alimentare i bacini durante la stagione riproduttiva di anfibi e insetti e permettere irrigazioni di soccorso delle superfici circostanti saranno recuperati due canali irrigui di adduzione esistenti. Nell’area contigua adiacente sono previste azioni per il miglioramento dell’habitat forestale attraverso la diffusione di specie arboree e arbustive autoctone, il controllo di quelle invasive e la salvaguardia della cotica prativa esistente.
Interventi finanziati dai fondi europei.