Centallo – La frazione di San Biagio nel pomeriggio di oggi (lunedì 15 marzo) ricorda un compaesano deceduto esattamente 50 anni fa: Silverio Merlo, nato a San Biagio nel 1949 ed entrato in seminario a Fossano a 10 anni. Visse tante sofferenze, fin dall’adolescenza: nel 1964, a 15 anni, subì due interventi ai reni che lo lasciarono debilitato, ma con prospettive di riabilitazione. A pochi anni di distanza, nel 1968, mentre il mondo era scosso dalla contestazione giovanile, aveva scoperto di essere affetto da un cancro. Continuò il proprio cammino di preghiera e di crescita spirituale, senza perdere di vista l’obiettivo della santità. Nei suoi scritti, l’accettazione della propria sorte con un solo rimpianto: “Credere è facile quando tutto va bene e non ci sono grandi prove, ma quando a 21 anni ti trovi a tu per tu con la morte, allora sì che la fede diventa vita. Non è che mi rincresca morire: mi rincresce non poter arrivare al sacerdozio. Non potrò essere sacerdote: sarò solo vittima”.