Cuneo – Si celebra lunedì 15 marzo in tutta Italia la 10ª Giornata nazionale del fiocchetto lilla, simbolo della consapevolezza e dell’impegno nella lotta contro i disturbi del comportamento alimentare, patologie che la pandemia ha contribuito ad incrementare del 30%. Solo in Piemonte, ad oggi, sono accertati 1.500 casi di anoressia e 5.000 di bulimia, con 260 nuove diagnosi della prima e 450 della seconda l’anno.
A Cuneo, nel 2020, il Centro per i disturbi del comportamento alimentare (Dca) ha effettuato 1.164 controlli ambulatoriali, 67 dei quali come prime visite, e 1.274 pasti “osservati”. La struttura, che ha sede in corso Francia 10, afferisce al Dipartimento interaziendale di Salute Mentale dell’Asl Cn1 e lavora di concerto con il servizio di Psicologia della stessa Asl e con la Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Prende in carico pazienti sopra i 18 anni, predisponendo percorsi di cura basati su un approccio al problema multidisciplinare, con il coinvolgimento di psichiatri, psicologi, dietologi, nutrizionisti. Insieme al centro pilota di Torino, offre la possibilità di effettuare pasti “osservati”, durante i quali le persone consumano i cibi preparati secondo le indicazioni di dietologhi e nutrizionisti dell’ospedale. Nel post prandium si affrontano, poi, in équipe i problemi insorti e si praticano attività ludico creative. Responsabile della struttura è la dottoressa Anna Maria Pacilli, specialista in Psichiatria.
“Al Centro Dca – spiega la dr.ssa Pacilli – accedono persone affette da anoressia o bulimia nervose, o da disturbo da alimentazione incontrollata (“binge eating disorder”). La patologia più rappresentata è, però, l’anoressia: nel 2020 essa è stata riscontrata in 409 pazienti, mentre 81 persone sono risultate affette da bulimia e 138 da alimentazione incontrollata. Nel 2019, l’anoressia era stata diagnosticata in 346 soggetti, la bulimia in 162 e il binge eating in 316”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 11 marzo 2021