Centallo – “A Centallo devo dire che la gestione della vita quotidiana è andata abbastanza bene, la popolazione ha risposto bene, siamo forniti di servizi e il nostro centro medico ha sopperito alle diverse necessità di quella che era una pandemia vera e propria. Non ci sono state emergenze vere, se non quando abbiamo avuto oltre duecento persone contagiate in contemporanea, ma l’associazionismo si è dimostrato all’altezza, con consegna di medicinali e pacchi alimentari a domicilio”. Il sindaco Giuseppe Chiavassa racconta come il paese ha reagito all’anno della pandemia.
“Per venire incontro alle esigenze dei più giovani, alle prese con la didattica digitale, siamo intervenuti subito potenziando le connessioni internet così da cercare di mitigare il più possibile eventuali disagi – spiega -. Dal punto di vista economico a patire di più sono state le aziende di ristorazione e catering, per il settore matrimoni è stata una grandissima perdita, mentre le nostre altre imprese – occupate principalmente nell’agricoltura – hanno continuato a lavorare. Siamo intervenendo sulla Tari per quel minimo permesso dalla normativa nazionale e come Comune abbiamo investito 90 mila euro in aiuti per far fronte anche e soprattutto alle necessità di chi era in cassa integrazione e non aveva ancora ricevuto i soldi. Per il momento il fondo si è rivelato sufficiente a coprire le richieste, speriamo la situazione non precipiti nuovamente. Di questi tempi bisogna fare di necessità virtù, ne usciremo solo se tutti sapremo fare la nostra parte, seguendo le disposizioni ed evitando assembramenti, mi rivolgo in particolare ai giovani, forse fare qualche multa in più sarebbe servito”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 4 marzo 2021