Quando a dare brutte notizie non è l’Ufficio statistico Ue (Eurostat) lo fa l’Istat, il suo collega italiano.
Come è avvenuto ancora una volta ieri con il Rapporto pubblicato dall’Istat, che racconta di un’Italia in difficoltà su più fronti e non tutto è ascrivibile alla pandemia.
Pesanti i dati sull’Italia, malinconici i raffronti con quelli europei. È il caso, in particolare, per quanto riguarda i giovani assenti dai percorsi formativi e da quelli occupazionali, con sigla inglese i cosiddetti Neet: nella fascia 15-29 anni sono cresciuti nell’ultimo anno dal 21,2% al 23,9%. Completa il quadro la distanza di 16 punti percentuali che ci separa dalla media europea per diplomi nella scuola superiore.
Non inganni questa fotografia del presente, è già in gran parte quella del nostro futuro.
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