Tutto quello che fa Emma, lo fa in modo completo, dedicandosi in pieno. Il suo matrimonio con il poeta rivoluzionario Georg Herwegh è uno scandalo. Lei, figlia di buona famiglia, figlia di un ricco commerciante di stoffe e seta di Berlino, che arriva a Parigi e frequenta i salotti di Karl Marx e Heinrich Heine. Nel 1848 fu l’unica donna a far parte della squadra armata che avrebbe dovuto portare a casa in Germania la rivoluzione dalla Francia. Ma quando Herwegh si innamora follemente di Natalie, la moglie del suo compagno Alexander Herzen, la loro storia di un amore libero dalle convenzioni diventa una lotta per la lealtà e il tradimento. C’è un’ambiguità nella figura di Emma: da un lato è una combattente per la libertà senza compromessi, infinitamente forte, così coraggiosa, è così coraggiosa che va alla guerra rivoluzionaria, dall’altro si è subordinata incondizionatamente al marito in privato e si lascia così ingannare.
Emozionante, da vicino, Dirk Kurbjuweit racconta di una donna che non si piega ai pregiudizi del suo tempo, ha combattuto politicamente senza paura. Fa di Emma una nostra contemporanea, una donna che vuole sia la libertà che la felicità personale. Il vice direttore di Spiegel Dirk Kurbjuweit scrive un romanzo molto bello e convincente tra il letterario e il giornalistico, un lavoro essenziale e una narrazione chiara perfettamente combinati in modo astuto. Su tre livelli temporali, Kurbjuweit non solo elabora il destino storico delle donne, ma anche il rapporto con il presente.
La libertà di Emma Herwegh
di Dirk Kurbjuweit
Bollati Boringhieri
18 euro