Valgrana – “Durante quest’anno ci siamo accorti di quanto sia importante per un piccolo paese essere fornito di tutti i servizi essenziali” il sindaco Albino Arlotto traccia un bilancio del 2020 dell’emergenza a Valgrana. “Abbiamo un mini-market, una panetteria, una farmacia e l’ambulatorio medico, senza dimenticare il mercato che abbiamo tenuto sempre aperto, anche durante il primo lockdown – spiega -. Quello però che stiamo notando è la mancanza di un servizio importante come le poste, da noi ci sono molti anziani abituati ad andare a ritirare le pensioni e a fare operazioni agli sportelli. La scorsa primavera gli uffici postali hanno ridotto gli orari e la presenza sul territorio e da allora non sono più ripartiti a pieno regime e questo è un problema. Trasformare alcuni servizi da in presenza a digitali non ha certo risolto la situazione, anzi, bisogna considerare che ci sono persone anziane che non hanno confidenza con i computer e per loro non è facile”.
A essere in difficoltà anche famiglie e ragazzi. “A loro è mancata totalmente la socialità, per loro abbiamo cercato di organizzare in estate qualche attività anche in collaborazione con privati e associazioni. Se tralasciamo il punto di vita umano e guardiamo a quello economico, a essere penalizzate da questa situazione sono state le attività legate al turismo e agli sport sulla neve, penso alle guide turistiche, ai bari, ai ristoranti, tutti in forte difficoltà. Devo dire che dall’estate in avanti abbiamo notato un aumento di visitatori. Nel fine settimana sono tante le famiglie che vengono a camminare sui nostri sentieri. Probabilmente il lockdown ha portato a una riscoperta dei nostri territori, è questo se vogliamo è un aspetto positivo. Rimane però la difficoltà per le attività economiche, stiamo valutando contributi per le Partite Iva, che da noi sono circa 300, quasi una per famiglia”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 4 marzo 2021