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Lunedì 23 dicembre 2024

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Due donne si azzuffano per gelosia, ancora a processo

Le due hanno rimesso le reciproche querele, rinunciando anche a risarcimenti per le lesioni. Per l'uomo, invece, rimane l'accusa di minacce

La Guida - Due donne si azzuffano per gelosia, ancora a processo

Fossano – Con un gesto di reciproco perdono, è proseguito al tribunale di Cuneo il processo della gelosia, in cui sono imputate P. M. K., l’amante, e A. B., la fidanzata tradita, per la rissa che le vide protagoniste sul piazzale della stazione di Fossano il 4 marzo 2019. La giovane tradita, dopo la riappacificazione col fidanzato, si era presentata all’appuntamento chiarificatore in compagnia dell’amato pentito; l’amante invece si era presentata con un paio di forbici, temendo che quello desse corso alle minacce che le aveva inviato via Whatsapp il giorno prima e che a giudicare dai toni (“tanto domani prendi botte, garantito… hai finito di ridere per sempre… ti piglio anche a schiaffi, fai meglio ad andare via di qua…”) tradivano un sentimento non proprio pacifico. Nel corso dell’udienza è stato ascoltato uno dei tre testimoni presenti alla rissa; dalla sua deposizione non è stato possibile stabilire con chiarezza chi delle due avesse dato il via alla baruffa. Sta di fatto che P. M. K. è stata colpita con un pugno e un calcio allo stomaco prima di ferire A. B. con le fobici sotto l’occhio. Al termine dell’udienza le due ragazze hanno comunque scelto di rimettere le reciproche querele per la rissa; le lesioni all’occhio con le forbici, procedibili d’ufficio, saranno ancora oggetto del processo, ma la parte offesa ha dichiarato di rinunciare al risarcimento. Chi non è stato perdonato è invece E. R., il fidanzato pentito e autore dei messaggi intimidatori; il reato sarebbe procedibile a querela, ma l’amante minacciata questo fatto non l’ha perdonato e quindi per lui il processo andrà avanti fino alla sentenza.

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