“Siediti e aspetta”, consiglia Daniela Dao Ormena qui in veste di poeta dopo aver scandagliato i ricordi attraverso la prosa nel precedente libro. Cambia lo stile, ma le emozioni rinnovate dalle parole sono uguali, libere di invadere cuore e occhi per seguire i ricordi dell’infanzia, che sono il bagaglio proprio di ognuno.
Sedersi per essere spettatori della meraviglia che si dona tangibile nella natura, nelle case, negli oggetti che raccontano la vita per chi sa ascoltare. E la sua è una valigia che trabocca, piena di immagini prima ancora che di persone.
Le sue radici sono a Elva, nella montagna che cancella i pensieri mentre ride delle nostre piccolezze e insegna la precarietà. Sono nelle case che parlano, nella baita da curare e da cui farsi curare, nel bosco metafora della vita, nell’albero che pensa solo a vivere.
Tutte le poesie appaiono sospese in un territorio dell’anima che è conteso tra la vicinanza e la lontananza: “andare via senza mai riuscirci”, perché è come “essere senza ossigeno”. Per questo il ritorno è un incontro con qualcosa cui si sente di appartenere, dove si può “assaporare la noia” nel ritmo di una vita che si è finalmente distesa, intessuta di profondità. Una vena di malinconica nostalgia sembra talora aleggiare, ma non si vela mai di tristezza perché le case, gli oggetti, i sentieri sono sempre lì pronti ad accogliere, a rinnovare il mistero delle sue radici, cosicché “l’autunno non ci avrà”.
Sono poesie che fanno appello ai sensi. Guardare, sentire, ma soprattutto cogliere i profumi. Le stagioni si presentano ammantate di profumi, specie la primavera che odora di “terra nuova”, di sole, di “minestra di germogli di ortiche”. Persino la borgata “sa di assenzio stipato nei solai”, di fieno e quando te ne vai sembra che il profumo ti insegua: “ti porti addosso il profumo dei falò”.ì
Il confronto con la lingua “a nosto modo”, sempre comunque con traduzione a fronte, è inevitabile. Nelle sue inflessioni si depositano le suggestioni che l’autrice sente di dover consegnare come un dono al lettore e, prima di tutto, ai bimbi.
Le radici chiamano…
di Daniela Dao Ormena
Primalpe
15 euro