Torino – Il Ministero dell’Istruzione e l’Usr Piemonte hanno risposto alla richiesta di chiarimento sollecitata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, riguardante la possibilità di frequenza scolastica in presenza per i figli dei lavoratori dei servizi essenziali nelle aree dove è stata prevista la dad al 100%. Il DPCM del 2 marzo prevede la possibilità di frequenza in presenza solo per gli studenti disabili e per le attività di laboratorio, mentre non è contemplata tale possibilità per i figli dei lavoratori di servizi essenziali. La richiesta di chiarimento è nata dai dubbi sollevati dalla circolare del 4 marzo del Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione, nella quale si davano indicazioni affinché si ponesse attenzione agli alunni figli di personale sanitario direttamente impegnato nel contenimento della pandemia e anche ai figli del personale impiegato presso altri, non meglio specificati, servizi pubblici essenziali.