8 marzo, festa della donna, ma per le donne c’è poco da festeggiare. Non solo per le crescenti violenze di cui sono vittime, ma anche per le ripercussioni della crisi sull’occupazione femminile e i relativi aumenti della povertà.
L’UE aveva fissato per il 2010 l’obiettivo di un tasso di occupazione del 60%: la media europea lo ha superato con il 64,5%, l’Italia è ferma al 48,5%, con 440 mila lavoratrici in meno durante la pandemia , 1 milione 300 mila a rischio disoccupazione con una perdita di reddito fino al 54%. Un recente sondaggio rivela che il 42% delle donne dichiarano di dipendere economicamente da altri e il 50% di sentirsi economicamente instabili.
Per la festa della donna ci sono, anche quest’anno, più spine che rose.