Sampeyre – Il sindaco Domenico Amorisco racconta come il paese ha reagito al 2020 e come si sta preparando alla ripartenza. “Il nostro paese territorialmente, è molto grande ed ha numerose borgate la maggior parte delle quali abitate da una o due famiglie che devono spostarsi sul capoluogo per accedere ai negozi e ad altri servizi come l’ambulatorio medico o infermieristico e la farmacia. Difficoltà di spostamento, di compilazione della dichiarazione giustificatrice dello spostamento e soprattutto la condizione di isolamento forzato sono stati i problemi dei lunghi mesi di lockdown e di coprifuoco serali o notturni”.
La crisi commerciale e soprattutto dei ristoratori è stata drammatica. “Sampeyre è infatti un comune turistico – continua Amorisco – e i 6 alberghi ristoranti, i 4 esercizi di bar e 4 ristoranti-pizzerie, sono stati privati del flusso turistico sul quale, in gran parte, vivevano e vivono con il rischio di chiusura delle relative attività. Per far fronte alle necessità più urgenti è stata positiva l’assegnazione e distribuzioni dei buoni spesa di solidarietà alimentare distribuiti dal Comune, è difficile però, quasi impossibile, ipotizzare i rimedi per uscire da questa situazione perché deve cessare del tutto l’emergenza sanitaria del coronavirus e purtroppo non credo che si risolva a breve scadenza. Per uscire dall’emergenza sanitaria il mio appello è che noi tutti ci vacciniamo mentre per uscire dalle altre crisi, ovviamente subordinate alle cessazione della crisi sanitaria, auspico la ripresa di tutte quelle attività che hanno sostenuto l’economia del paese negli anni anti Covid oltre all’intensa attività politico-amministrativa che abbiamo assicurato per il sostegno dell’economia locale”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 25 febbraio 2021