Rossana – “La pandemia ha evidenziato un paese a più velocità, nel quale però tutti si dovevano adattare a chi andava più veloce, ha però anche fatto scoprire che si può vivere, non sopravvivere, dove la vita è meno frenetica. Si sono evidenziate carenze legate alla mancanza di servizi oggigiorno essenziali (fibra, banda larga), soprattutto per gli studenti ma anche che in un piccolo paese di fondo valle si può trovare tutto quello che è necessario per affrontare momenti imprevisti”. Il sindaco Giuliano Degiovanni traccia un bilancio di come il paese ha gestito e reagito all’anno di emergenza.
“Non essendo un paese che vive di turismo, l’impatto sull’economia è stato meno drammatico facendo però riflettere su alcune opportunità che potrebbero in futuro diventare risorse – continua Degiovanni -. Fra il primo e secondo lockdown abbiamo infatti riscontrato un aumento di flussi di persone alla scoperta di passeggiate nei boschi, alla ricerca di vecchi sentieri, di un genuino e semplice picnic in un prato. Questo tipo di offerta se strutturata, organizzata e messa in rete con altri comuni di fondo valle può diventare una vera opportunità per il futuro. Sono inoltre nate alcune attività imprenditoriali commerciali, artigianali ed agricole che potranno essere un di più. Per uscire da questa situazione complicata sarà sicuramente necessario fare strategie di territorio ampie e intra comunali, investire risorse per migliorare l’accoglienza puntando sui servizi tradizionali e/o innovativi, cercare di introdurre meccanismi premiali per ridurre il disagio di chi sceglie di vivere in un comune come Rossana”.