Melle – “Siamo un paesino in controtendenza, abbiamo avuto molti giovani che anche in quest’anno così difficile hanno sfidato le problematiche legate all’insediarsi in territori come i nostri, ma l’hanno fatto e hanno cambiato in positivo la nostra comunità” è ottimista il sindaco Giovanni Fina nel raccontare questo anno di emergenza sanitaria.
“Purtroppo però l’emergenza ha creato gravi danni economici e a risentirne sono proprio le attività commerciali – continua -. Ho parlato con alcuni gestori dei locali e molti mi hanno detto di essere in arretrato con i ristori, servirebbe maggiore concretezza negli aiuti da parte dello Stato. Noi come Amministrazione abbiamo dato dei sussidi, ridotto e annullato in certe situazioni anche il pagamento dell’Imu e messo in campo diverse iniziative, consapevoli che è poca cosa, ma come segno di vicinanza. A soffrire sono state anche le aziende agricole, tutti hanno cercato di reinventarsi, attivando consegne a domicilio e creando anche un gruppo, Melle.it, per cercare di affrontare al meglio la situazione mettendo in campo uno spirito di collaborazione nuovo. Sono sicuro che potremo uscire da questa situazione solo se passeremo dalle parole ai fatti. È molto facile prendere decisioni se si guardano le cose da fuori, servono provvedimenti più calati nelle piccole realtà del territorio. Non tutti i posti sono uguali, servirebbe diversificare le disposizioni a carattere locale. Penso ad esempio alla chiusura dei locali all’ora di cena, in città ha senso, da noi no. Facciamo rispettare le misure in modo ferreo, cosa fondamentale, ma perchè non lasciare lavorare chi ha investito e anche tanto per mettersi in regola?”.