Alba – Avrebbe dovuto servire a fare cassa per pagare i mega investimenti pubblici che sono stati necessari per il nuovo ospedale di Verduno, un cantiere rimasto aperto anni con il problema della collina su cui è sorto. In realtà oggi il vecchio Ospedale San Lazzaro nel cuore del centro storico albese, dopo la sua dimissione, non è stato venduto, non ha portato un euro nelle casse regionali e ora rischia di rimanere un contenitore vuoto (Cuneo dovrebbe imparare la lezione e agire prima che sia tardi) .
Per questo il sindaco di Alba, Carlo Bo, ha incontrato a Cuneo il presidente della Fondazione CrC, Giandomenico Genta, per pensare insieme il futuro del San Lazzaro: l’idea è quella della Casa della Salute albese, abbattendo le strutture più recenti e realizzando un immobile in base alle nuove esigenze sanitarie. Chi ci penserà? Sembra possa essere Ream sgr, società partecipata dalle Fondazioni piemontesi e specializzata negli investimenti immobiliari, presieduta da Giovanni Quaglia, che dovrà approfondire ogni possibilità e verificare la sostenibilità finanziaria dell’iniziativa.
“L’area dell’ex Ospedale San Lazzaro e i progetti sul suo futuro rivestono un’importanza cruciale per la città di Alba, sia per la posizione strategica all’interno del centro abitato, sia per l’ampiezza degli spazi. – spiega Genta al termine dell’incontro – La Fondazione CrC ha fin da subito offerto la propria disponibilità ad ascoltare, confrontarsi e ricercare le necessarie risorse finanziarie e per questo ho proposto di coinvolgere Ream sgr, che potrà realizzare, con le necessarie competenze, una valutazione sulla sostenibilità economica del progetto, tenendo in considerazione i diversi scenari funzionali alla valorizzazione dell’area”.
“Ringrazio il presidente Genta per la disponibilità ad approfondire insieme un progetto stategico per il futuro della nostra città – ha detto il sindaco Bo -. Quell’area del centro storico deve continuare ad essere vitale e dinamica. Un ringraziamento ulteriore alla Regione, per l’impegno profuso in questi mesi per trovare una soluzione ormai necessaria e urgente per il San Lazzaro”.