Venasca – Crisi del comparto turistico e difficoltà delle attività commerciali. Sono queste le criticità maggiori che si sono evidenziate nei piccoli centri della val Varaita in questi 12 mesi di emergenza sanitaria. “Dal punto di vista sanitario nella prima ondata la nostra valle ha subito poco, mentre la seconda si è sentita più forte, con casi di contagio diffusi soprattutto nelle Case di riposo, ma anche tra i giovani con alcuni ricoveri ospedalieri”, racconta Silvano Dovetta sindaco di Venasca e presidente dell’Unione Montana Valle Varaita.
“È stato un anno difficile, che ha portato un forte isolamento perchè è mancata del tutto la socializzazione, aspetto che già normalmente penalizza i nostri piccoli centri montani. A questo si aggiunge la mancanza di qualche servizio. La montagna paga le conseguenze di una politica che non ha pensato alle terre alte, ci sono persone – e lo abbiamo scoperto chiaramente durante questa pandemia – che verrebbero ad abitare nei nostri paesi, ma a causa della mancanza di alcuni servizi, come ad esempio la banda larga, rinunciano” continua.
“Le ripercussioni più grandi però ci sono state e ci sono ancora sul fronte commerciale-imprenditoriale della nostra valle, che quest’anno di Covid è stato veramente messo in ginocchio – dice Dovetta -. L’ultima batosta l’abbiamo ricevuta la scorsa settimana con lo stop alla riapertura degli impianti di risalita, non era certo la salvezza, ma poteva essere un aiuto. E poi le difficoltà che stanno vivendo bar e ristoranti, costretti ad aperture a singhiozzo, attività che hanno sofferto e stanno soffrendo tuttora. Come Comune abbiamo stanziato 35 mila euro per gli esercizi che hanno patito le conseguenze della prima ondata e adesso abbiamo aperto un bando per erogare un contributo di 2.500 euro a favore di chi ha effettuato investimenti nel corso del 2020”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 25 febbraio 2021