Cuneo – Il progetto sul parcheggio di piazza Europa e sullo spostamento del Santa Croce non sono irreversibili. “Occorre dire con chiarezza che solo il nuovo sindaco e una nuova maggioranza potranno concretamente e in tempo utile, fare la scelta giusta di cambiare, il prossimo anno con delibera e tutti gli atti conseguenti necessari, queste scelte dannose. E quindi mantenere l’ospedale in città e non fare il parcheggio in piazza Europa”.
Si affida ai social l’ex sindaco della giunta Valmagga, Giancarlo Boselli, che ha più volte dimostrato contrarietà ai due progetti approvati.
“Nel programma del sindaco Borgna e della sua maggioranza che vinse le elezioni nel 2017, non si parlava né del trasferimento dell’Ospedale fuori città (colpendo mortalmente la sua economia) né del parcheggio sotto Piazza Europa. Ora, in fretta e furia e senza il consenso provato dei cittadini, il primo cittadino fa deliberare per acclamazione sulla questione Ospedale, per cercare di chiudere la partita (invece ancora aperta e proprio mentre arrivano oltre 33 milioni di euro per interventi di adeguamento sismico e antincendio per il Santa Croce) anche l’assemblea dei Sindaci della Provincia presenti però solo in 50 su 250. Per fare a tutti i costi il parcheggio in piazza Europa, che neanche i quartieri vogliono, si vorrebbero utilizzare 3.500.000 euro di risorse che avrebbero dovute essere investiti nelle periferie. Inoltre si ipotizzano 1.500.000 euro di alienazioni di patrimonio comunale che non ci sarannno mai”.
Per Boselli, che scende in campo in prima linea dopo dieci anni di assenza dallo scenario politico cittadino, magari in vista delle elezioni del prossimo anno.
“Molti pensano che queste due importanti scelte siano ormai definitive – continua Boselli – Non è così. Nel dibattito è emerso che è possibile fare il nuovo ospedale nel sito del Santa Croce con tempi e costi inferiori ai progetti offerti da una Fondazione privata che non può fare sufficienti garanzie di trasparenza. Che il parcheggio di piazza Europa è una forzatura. Dunque vanno bene le raccolte di firme per cercare di far riflettere ancora e vanno sostenute”.