Cuneo – “Noi non vogliamo ristori, che comunque sono una chimera. Noi vogliamo lavorare. Il lavoro è un diritto costituzionale e a privarcene, in questo momento è proprio lo Stato. Così non possiamo più andare avanti, siamo destinati a fallire tutti”. Con queste parole, Francesco Liboa, manager della ristorazione, anticipa quali saranno i temi della manifestazione di protesta organizzata per lunedì 22 febbraio a Cuneo, tra piazza Galimberti e via Roma, per dare voce a tutta la filiera economica che non ne può più delle decisione governative prese da un giorno all’altro. La salute viene prima di ogni altra cosa, ma lavorare in sicurezza è possibile. Siamo noi i primi a chiedere controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole, ma far ripartire l’economia è indispensabile. Non parlo solo della montagna che è stata penalizzata e anche presa in giro, ma di tutta la filiera ad essa collegata: trasporti, bar, ristoranti, negozi”.
“Confesercenti è vicina a tutti gli operatori economici che stanno vivendo un momento di crisi terribile – ricorda il direttore generale Confesercenti Cuneo, Nadia dal Bono – e per questo scenderà in piazza insieme a loro come promotore in prima linea. L’obiettivo di una categoria che raramente scende in piazza, è quello di far sentire non solo la propria disapprovazione verso una gestione assurda dell’emergenza sanitaria ma anche di manifestare il proprio timore per una prossima quanto vicina chiusura di locali ed aziende”.