Cuneo – Tra i tanti settori economici duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19 anche quello degli studi fotografici, che in un anno hanno visto ridursi drasticamente le occasioni di lavoro e di ingaggio e polverizzarsi gli incassi, tra cerimonie annullate e matrimoni rimandati.
Erik Ravaioli è titolare dello Studio Fotografico Ravaioli di via Fratelli Vaschetto a Cuneo.
“Nel 2020, il 60% dei servizi fotografici matrimoniali è saltato, perché la maggior parte delle nozze, a causa dell’emergenza Covid, è stata rimandata al 2021, quando non al 2022. Il restante 40% si è concentrato tra la metà di giugno e la fine di settembre. Sul fronte degli altri riti, invece, quali battesimi, prime comunioni e cresime, la perdita è stata del 100%. Adesso che la Diocesi ha autorizzato la ripresa delle attività, dando mandato ai parroci di programmare la celebrazione dei sacramenti, avremo un sovraccarico di impegni nei mesi primaverili, tra le cerimonie del 2020 da recuperare e quelle in calendario per il 2021. Il lavoro andrà completamente riorganizzato anche sul fronte dei reportage matrimoniali, perché essendo molte date del 2021 già occupate dalle nozze saltate nel 2020, agli sposi che si presentano ex novo nel nostro studio siamo costretti a proporre disponibilità alternative, infrasettimanali o domenicali: quindi, se si potrà lavorare, quest’anno avremo matrimoni il giovedì, il venerdì, il lunedì, oltre al consueto fine settimana. Ma per il momento aleggia solo una grande incertezza: non essendoci linee guida e date precise sulla ripartenza, la gente non sa bene cosa fare ed è confusa.
D’altro canto, i ristori che abbiamo ricevuto, a fronte di una perdita del fatturato aziendale del 50/60%, sono stati irrisori. E non dimentichiamo che anche sul fronte delle foto tessera per i documenti di riconoscimento abbiamo registrato una battuta d’arresto significativa, essendo stata la scadenza degli stessi prorogata prima al 31 dicembre 2020, poi al 30 aprile 2021. Senza contare che durante il primo lockdown, ad un periodo di chiusura è seguita una fase di morta e di inattività totale, visto che in giro non c’era nessuno”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 11 febbraio 2021