Carrù – Langa Catering ha sede a Carrù, terra di buona tavola e di grandi vini. Da anni opera nel settore della ristorazione, mettendo a servizio della clientela l’esperienza maturata in Italia e all’estero per la realizzazione di ricevimenti nuziali, cerimonie, eventi aziendali in ville, castelli, resort. Luca Giraudo è uno dei titolari dell’azienda.
“Nel 2020, a causa dell’emergenza Covid, abbiamo potuto realizzare soltanto il 10% dei ricevimenti nuziali prenotati, subendo un danno enorme. Abitualmente, la stagione dei matrimoni va da maggio a inizio ottobre e, per come siamo strutturati come azienda, per salvarci dobbiamo svolgere almeno tre o quattro servizi ogni week end. I matrimoni sfumati nel 2020 sono stati rinviati al 2021, un paio sono stati annullati. Qualcuno, per timore delle riduzioni imposte al numero di invitati, ci ha già chiesto anche delle possibili date nel 2022, opzionandole, mentre chi pensava di convolare a nozze nel 2021 non ha più trovato spazi liberi: così alcuni hanno optato per la celebrazione nei giorni infrasettimanali o la domenica, ma molte sono già le prenotazioni per il 2022 e il 2023. A causa dei protocolli di sicurezza anti Covid, i pochi matrimoni officiati l’anno scorso hanno visto, da un lato, un taglio drastico del numero di invitati, in alcuni casi ridotto anche di un terzo, dall’altro la lievitazione dei costi a carico dell’azienda: ormai il prezzo era stata concordato con gli sposi e non è più stato ritoccato, malgrado sia stato necessario bandire i buffet, ingaggiando altro personale per il servizio al tavolo, e raddoppiare il numero di tavoli, sedie, tovaglie. Senza contare i dispositivi di protezione individuale, le sanificazioni, gli igienizzanti e quant’altro. È veramente dura: effettuando anche il noleggio, non rientriamo nei codici Ateco previsti per i sussidi e non abbiamo avuto ristori, ma, pur essendo fermi, le spese fisse di affitto e utenze rimangono. Al momento non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni né sulla data di una possibile ripartenza né linee guida per lo svolgimento degli eventi. Ma per poter lavorare abbiamo bisogno che ci siano idee chiare e che non si faccia più marcia indietro. Sono convinto che con l’applicazione di precisi protocolli di sicurezza, il ridimensionando del numero degli invitati e lo svolgimento della campagna di vaccinazione, i ricevimenti per i matrimoni si possano fare”.
Servizio completo su La Guida di giovedì 11 febbraio 2021