Monregalese – Dopo neanche un anno di frequentazione aveva deciso di interrompere la sua relazione con quel ragazzo conosciuto nella cerchia di amici quando aveva poco più di 16 anni. A distanza di qualche giorno dalla rottura però, agli inizi del 2017, si ritrovò tra le mani alcune sue foto intime, tre immagini di cui due scattate a sua insaputa, circolare su whatsapp nella cerchia di amici comuni. Per il 26enne cuneese accusato davanti al tribunale di Cuneo di diffusione di materiale pedopornografico, c’è anche l’accusa di minaccia e lesioni e di aver violato il suo profilo social sostituendosi a lei nella pubblicazione di messaggi. Subito dopo la rottura, e prima che circolassero le fotografie, i due si videro per un ultimo chiarimento a casa di lei. In quell’occasione lui le diede uno schiaffo facendola cadere a terra, le prese il cellulare e glielo ruppe calpestandolo. Da quel giorno iniziarono i messaggi pieni di insulti e accuse, i messaggi pubblicati violando il suo profilo facebook e poi le foto, spedite a tre amici comuni. Nel corso dell’ultima udienza sono stati ascoltati due dei ragazzi destinatari delle foto della vittima. I due hanno confermato di aver ricevuto le foto dall’imputato, “quando le ho ricevute ne ho parlato subito con lei – ha riferito il primo dei due ragazzi – e in seguito ricevetti un messaggio da lui che mi diceva che di me non ci si poteva fidare. Penso si riferisse al fatto che avevo avvisato lei”. Il secondo ragazzo ricorda di aver ricevuto le foto dall’attuale imputato, “mi scrisse di non fidarmi di lei né delle sue amiche. Io però l’ho avvisata, era sconvolta”. Il processo è stato rinviato per proseguire l’istruttoria con i testi della difesa.