Torino – La possibilità di fare i vaccini ai propri lavoratori privatamente da parte delle aziende. È questa la richiesta partita dal Piemonte al premier incaricato che oggi salirà al Colle per presentare la lista dei ministri. La lettera è partita ieri sera dalla Regione Piemonte, firmata dal presidente Alberto Cirio, l’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi, il commissario dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte Antonio Rinaudo, insieme ai quattro presidenti delle Camere di commercio del territorio, tra cui Mauro Gola, presidente Camera commercio Cuneo, e Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte. Una richiesta da sottoporre “come prioritaria fra quelle cui il futuro governo”.
“Le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione – si legge nella lettera – una esigenza che ci è stata evidenziata in modo unitario e corale dalle nostre aziende, che chiedono la possibilità di fare i vaccini ai propri lavoratori privatamente. Pensiamo possa essere utile approfondire l’opportunità e la fattibilità di percorrere questa strada, che riteniamo abbia un interesse pubblico fondamentale. Non solo quello di garantire che la produttività delle nostre aziende continui, ma allo stesso tempo quello di sollevare il sistema sanitario pubblico che potrà così continuare a concentrarsi sugli anziani, le scuole, i giovani e le altre fasce delle nostre comunità che sono più fragili”.
Il Piemonte propone dunque due percorsi in parallelo, che non interferiscono a vicenda ma si compenetrano: l’uno del pubblico attraverso le Asl e l’altro a disposizione delle aziende private.
“Abbiamo dato mandato a Scr, la società di committenza regionale, – continua la lettera – di fare una indagine di mercato per capire a livello internazionale quanti vaccini siano effettivamente acquistabili e a quale costo, al fine di mettere a disposizione queste informazioni del sistema camerale piemontese. Quest’ultimo, parallelamente, sta approfondendo a livello giuridico la possibilità di fare da tramite nei confronti delle aziende che potrebbero acquistare i vaccini per somministrarli ai propri lavoratori”.