Argentera -“La pandemia ha fatto emergere il desiderio in molti di vivere in spazi più a misura di uomo, più aperti e fruibili, lo dimostrano i tanti proprietari di seconde che hanno trascorso il lockdown da noi. Questo è il dato positivo da leggere ed interpretare, una sfida da cogliere che necessità di presupposti essenziali: servizi e infrastrutture, penso alla digitalizzazione, alla viabilità di valle e ai servizi alla famiglia. Bisogna ridare alla montagna la dignità che merita, di essere vissuta e fruita da tutti, perché è un patrimonio universale”. Monica Ciaburro, sindaco di Argentera racconta le conseguenze che l’epidemia ha lasciato sul territorio della valle Stura.
A soffrire di più il comparto delle attività ricettive, messo in ginocchio dalla mancanza di turisti e alle continue chiusure. “Le attività economiche vivono di turismo e quindi di presenze sul nostro territorio, al quale è mancato quel minimo vitale quotidiano con cui seppur con fatica, impegno e passione riuscivano a sopravvivere – continua -. Le zone aperte o chiuse in base ai colori, le distanze da non superare, sono misure assurde per questi contesti, non si sono mai adottati principi di densità abitativa, riducendo la possibilità di aprire un’attività ad una farsa. Un’emergenza che ha gravato ancora di più in un territorio che era già sofferente”.
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