Roccasparvera – Elia Giordano, residente a Roccasparvera, dal 2010 è maestro allenatore a Limone per lo sci club Val Vermenagna e gestisce la scuola di sci Alpi Azzurre a quota 1400. “Dopo il lockdwon di marzo che ci ha costretto ad una chiusura anticipata, sia chi lavorava per una scuola di sci che chi era libero professionista, è riuscito ad avere due tranche di bonus iva da 600 euro, ma dopo non siamo stati inseriti in nessun ristoro. La difficoltà maggiore è l’incertezza, uno da un giorno all’altra non sa cosa potrà fare. Dovevano riaprire al 7 gennaio, poi hanno posticipato al 18, adesso si parla del 17 febbraio, chi lavora con gli sci club come me, può lavorare sotto convocazione. Però è una situazione marginale, come categoria non vediamo la luce fuori dal tunnel. La scuola di sci ha delle spese vive molto alte, che le poche tranche di aiuto che ci sono arrivate, non per il Covid ma per l’alluvione di ottobre 2020, hanno coperto solo in minimissima parte, sono state briciole. L’incertezza è il vero dramma, se almeno dal Governo dicessero qualcosa di certo uno si metterebbe il cuore in pace e cercherebbe un altro lavoro, invece le notizie vengono date di settimana in settimana ed è terribile perché non sappiamo come regolarci. Bastava non prendersi in giro e dirlo subito, così rischiamo che, per tenerci buoni, un gradino alla volta ci tengono chiusi fino a marzo. Io d’inverno vivo di quello che guadagno come maestro di sci, per fortuna ho anche una compagnia di rafting e in estate sono riuscito, seppur con numeri ridotti a lavorare bene, ma è molto difficile riuscire ad essere ottimisti in questa situazione”.