Cuneo – Dopo la ripartenza del Museo Civico, di Casa Galimberti e delle biblioteche cittadine, il 5 febbraio riaprirà le porte ai visitatori anche il Museo Diocesano San Sebastiano di Contrada Mondovì che sarà visitabile al venerdì dalle 14 alle 18 (l’ingresso è consentito fino ad 1 ora prima della chiusura). L’accesso al museo avverrà a gruppi di 5 persone con ingresso scaglionato ogni mezz’ora e lungo il percorso sarà necessario mantenere il distanziamento fisico. È consigliabile prenotare la fascia oraria di ingresso attraverso il sito http://www.museodiocesanocuneo.it. La visita si svolgerà nel rispetto della normativa anti Covid. All’ingresso in museo verrà rilevata la temperatura; è richiesto l’utilizzo della mascherina e lungo il percorso saranno disponibili dispenser di gel igienizzante per le mani. L’uso dell’ascensore sarà riservato a persone con disabilità motoria e un accompagnatore.
Dopo tre mesi di chiusura, il Museo riaprirà anche con alcune novità. È stata restaurata la tela del XVII secolo con il San Tommaso, parte del prezioso apostolato documentato a San Sebastiano già nel 1673. Delle tele originarie oggi si conservano solo le cinque qui esposte: San Bartolomeo, San Giacomo Maggiore, San Giuda Taddeo, San Tommaso e Sant’Andrea; le ultime tre, scoperte fortuitamente durante i lavori di recupero del complesso negli anni Duemila. San Bartolomeo, San Tommaso e San Giuda Taddeo sono riconducibili ad un pittore piemontese attivo intorno alla metà del Seicento, a conoscenza degli esiti della pittura romana dell’inizio del secolo. Ad un ambito più locale fanno invece riferimento San Giacomo Maggiore e Sant’Andrea.
Di tipo più “tecnologico” è il secondo intervento realizzato in questi mesi a porte chiuse: nella seconda sala immersiva è stata installata la proiezione di un cartone animato che ripercorre la storia della diocesi di Cuneo dall’anno “zero” fino al 2017, anno del bicentenario. Le animazioni – realizzate dal giovane Kevin Rosso con la supervisione del regista Paolo Ansaldi – raccontano in pochi minuti l’evoluzione del territorio in termini storici e religiosi, con il passaggio di eserciti, il cambiamento dei confini e la nascita di nuovi edifici di culto. L’installazione viene a completare l’allestimento della sala con un linguaggio adeguato alla contemporaneità e ai visitatori più giovani che riconosceranno certo suoni e rimandi al mondo dei videogiochi.