Cuneo – Andrea Cucchiara è insegnante di nuoto e fitness dal 1996 e socio della palestra Downtown Fitness di piazza Europa, chiusa da fine ottobre.
“Per fronteggiare l’emergenza e la conseguente chiusura del centro, già in primavera abbiamo deciso di proporre le nostre lezioni di fitness online, a pagamento, ma la verità è che questa soluzione non è che un salvagente in un oceano in tempesta. Gli incassi ad oggi sono davvero irrisori rispetto a quelli ‘tradizionali’, le persone preferiscono optare per soluzioni gratuite messe a disposizione sui social oppure fare altre attività. In tanti si sono fermati, a casa è più difficile avere gli spazi giusti, ma soprattutto trovare la motivazione e la costanza di allenarsi.
Dopo il primo lockdown le palestre avevano potuto riaprire ma è noto che il periodo estivo è da sempre quello meno redditizio. La gente, quest’anno ancora più del solito, aveva voglia di ritrovarsi e stare soprattutto all’aria aperta. Noi abbiamo però tenuto duro con l’obiettivo di arrivare fino all’autunno e poter finalmente ripartire.
Così è arrivato settembre, di solito è un po’ il nostro Natale ma non quest’anno. È stato un mese con gli incassi più che dimezzati rispetto agli anni precedenti sia per la titubanza della gente di fronte all’evolversi della pandemia sia perchè, come da indicazioni ministeriali che come Downtown Fitness abbiamo condiviso, abbiamo dato in quel periodo la possibilità agli iscritti di recuperare gli abbonamenti mensili non usufruiti.
Poi ad ottobre, quando iniziavamo di nuovo a respirare, il nostro mondo è stato messo sotto esame ma, nonostante le spese per adeguare i centri e il rispetto rigoroso delle regole, la settimana dopo abbiamo dovuto chiudere e da quel momento non abbiamo più riaperto. Se ci avessero controllato prima e consentito di lavorare anche solo al 50% per tutta la stagione adesso non saremmo nuovamente al punto di chiederci se siamo in grado di sopravvivere fino all’autunno.
I nostri collaboratori fortunatamente hanno potuto usufruire dei bonus ma a livello di palestra la situazione è più complicata ed economicamente più difficile da sostenere”.