Cuneo – Prosegue al tribunale di Cuneo il processo per truffa in cui è imputato Fabrizio Quiriti, consulente d’arte cuneese, che nel 2011 vendette all’imprenditore Guglielmo Isoardi una scultura dell’artista Lucio Fontana, poi risultata falsa. Come risarcimento il consulente pagò un assegno da 25mila euro e diede all’acquirente una decina di opere in garanzia del successivo pagamento. Trascorso il tempo accordato per la restituzione dei 50mila euro di risarcimento, l’imprenditore scoprì che l’assegno era scoperto e alcune opere che erano state date in garanzia erano false. In aula ha testimoniato il presidente della Fondazione Lucio Fontana, il quale ha confermato di aver ricevuto nel 2015 la richiesta di autenticazione della scultura denominata “bronzo con buchi” da parte di Isoardi, ma che la commissione artistica l’aveva definita non autentica. “In alcuni casi – ha riferito il presidente della Fondazione – viene richiesto l’intervento dei carabinieri e la distruzione del falso, nella maggior parte dei casi viene restituita con l’impegno a non metterla in commercio. L’opera in questione non era una copia perché di quella scultura non esiste neanche l’originale. Era un falso grossolano”. Davanti al giudice ha testimoniato anche un consulente d’arte che aveva fornito un parere sulle dieci opere che il Quiriti aveva dato in garanzia a Isoardi e tra le quali c’era anche un disegno a carboncino attribuito a Modigliani, “non l’ho potuta valutare. Era attribuita a Modigliani ma non ho potuto trovare corrispondenza in nessuno dei tomi del catalogo ragionato di Christian Parisot. Era simile a un’opera riportata sul terzo tomo, forse era una copia”. Il processo è stato rinviato al 29 giugno per gli ultimi testi della parte civile e per ascoltare i testi della difesa.