Cuneo – Si è spento questa sera, lunedì 1° febbraio, all’età di 87 anni, Giovanni Racca, noto imprenditore cuneese.
Classe 1933, Giovanni nacque negli anni bui del ventennio fascista, da una famiglia di modeste condizioni originaria di Roata Civalleri: il padre Enrico era titolare di una piccola ditta che si occupava della posa delle tubazioni dell’acquedotto e del gas.
Dopo le scuole elementari e l’avviamento professionale, si specializzò in elettrotecnica all’Istituto Tecnico Industriale di Savigliano, per poi andare ad affiancare il padre nella sua attività. Grazie all’intraprendenza di Giovanni, in breve la ditta Racca si affermò nella posa dei cavi dell’Enel, della Stipel, del gas e nell’allargamento delle strade per conto del Comune di Cuneo e della Provincia, nonché nella realizzazione dei marciapiedi cittadini in pietra di Luserna.
Moltissimi i lavori svolti negli anni nel capoluogo: dalle pavimentazioni stradali, tuttora in buona parte in essere, all’installazione dei lampioni per l’illuminazione pubblica, solo di recente sostituiti con dispositivi più moderni. Senza dimenticare i lavori di interramento delle linee elettriche eseguiti nei Comuni del circondario e nei centri montani delle vallate cuneesi, nonché la costruzione in Spagna, sotto il regime franchista, di un centinaio di alloggi nella zona di Tarragona.
Accanto ai molteplici successi imprenditoriali, non sono, però, mancate le difficoltà, affrontate da Giovanni Racca sempre con il coraggio e la determinazione di chi della professionalità aveva fatto la propria cifra nel complesso universo degli appalti pubblici.
Scampato per miracolo ad un grave incidente sul lavoro avvenuto il 18 ottobre del 1991, nel 1992 chiuse la sua ditta, mettendo ancora a disposizione degli amministratori pubblici locali la sua pluriennale esperienza per consigli e consulenze, non ultima quella per la realizzazione dell’invaso artificiale nel campo da golf della Mellana.
La città di Cuneo ricorderà Giovanni Racca anche per il suo impegno nella difesa dall’edificazione del sito di Villa Sarah, sul Viale Angeli: un patrimonio di memoria, bellezza e identità cittadina che egli riteneva dovesse essere tutelato e preservato per le generazioni future.
Giovanni lascia la moglie Elena, le figlie Emanuela, cardiologa all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, e Gabriella, professore ordinario di Diritto Amministrativo al Dipartimento di Management dell’Università di Torino, e i nipoti Sofia e Luca.
Le esequie saranno celebrate mercoledì 3 febbraio, alle 15,30, nella chiesa del Cuore Immacolato.