Alessandra Basso, 35 anni di Borgo San Dalmazzo, vive a Baden Baden in Germania e racconta che la situazione è sempre di allerta ma che sembra stabilizzarsi lentamente, ma i nuovi positivi ogni giorno sono ancora molti. Da prima di Natale il lockdown è abbastanza restrittivo, negozi, scuole e asili sono chiusi, coprifuoco alle 20 e la possibilità di incontrare persone molto limitata. Gli spostamenti a fini ricreativi sono teoricamente proibiti, ma una camminata o sport in autonomia è consentito senza problemi. “Per il momento – dice Alessandra – le vaccinazioni sono iniziate per le categorie più a rischio e personale medico nei settori Covid nelle grandi città. Si attende una quantità maggiore di vaccini per iniziare anche nelle città più piccole. A livello personale il lavoro di ricercatrice è rimasto per me quasi invariato, con un numero limitato di persone che lavorano contemporaneamente in ufficio. La difficoltà è nell’avere uno scambio diretto con i colleghi, nella suddivisione dei progetti o nell’organizzazione della prossima stagione di ricerca sul campo, che è una parte essenziale del mio lavoro (in questo caso non è sempre semplice farlo online). Avendo una bimba che va all’asilo, e nessun nonno che viva vicino a noi, l’organizzazione è un po’ complessa. Fortunatamente qui a Baden-Baden abbiamo diritto ad una sorta di “asilo di emergenza” per tutti i genitori che in qualche modo non possono lavorare da casa, gli orari sono ovviamente ridotti, ma almeno riusciamo ad organizzare il lavoro. Quest’anno è stato il primo da quando vivo all’estero in cui non siamo riusciti a tornare in Italia per le vacanze di Natale, è stata dura non poter rivedere la mia famiglia e i miei amici”.