Carrù – È mancato a 80 anni, venerdì 29 gennaio, nella casa di riposo del paese dove era ospitato da appena un mese, Sergio Cillario, storico titolare dell’officina di moto e bici in corso Einaudi a Carrù. Fino ad ottobre continuava a recarsi regolarmente nella sua officina, oggi condotta dal figlio Diego ma dopo aver contratto e sconfitto il Covid a novembre tutto era cambiato. Carrucese doc, dopo le Medie e due anni di avviamento al lavoro divenne garzone nell’officina del meccanico Pietro Mondino. La sua scelta fu dettata da una precisa passione, quella delle moto che volle seguire al punto da lasciare da parte la panetteria già ben avviata del nonno. Da Mondino imparò i segreti della Lambretta e delle Guzzi specializzandosi nelle riparazioni dei modelli di Vespa. Da garzone divenne dipendente fino a mettersi in proprio aprendo la sua officina in centro paese, prima solo moto e motocicli e poi estese il mercato alla vendita di bici e relative riparazioni. Nell’87 subentra nell’attività il figlio Diego come coadiuvante fino al 1998 quando Sergio andò in pensione passando il testimone al suo erede. L’amore incondizionato per le due ruote e soprattutto per le moto d’epoca, però non conobbe alcuno stop e per 15 anni continuò ad occuparsene partecipando a mercatini di vendita e scambio. La Guzzi rossa esposta nell’officina di Corso Einaudi era la sua. Lascia oltre al figlio Diego, la moglie Franca e il nipote Lorenzo. I funerali saranno celebrati lunedì 1° febbraio alle 10 nella Parrocchiale.