Cuneo – Il nuovo ospedale unico sarà costruito a Confreria, nell’area del Carle. È questa l’indicazione approvata dal consiglio comunale nella seduta di lunedì 25 gennaio a larga maggioranza, con 25 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astenuto, al termine di un ampio dibattito, iniziato intorno alle 21 e terminato con la votazione poco prima dell’1 di martedì 26 gennaio.
L’assemblea politica cittadina era chiamata a esprimersi sull’ordine del giorno presentato dall’ufficio di presidenza della commissione speciale, costituito dai consiglieri comunali Luca Pellegrino, Carmelo Noto e Luca Paschiero per la maggioranza e Maria Luisa Martello per la minoranza, al termine di un percorso di quasi tre anni di lavoro da parte della commissione speciale.
Nel corso del lungo dibattito sono state ribadite le posizioni sostanzialmente già emerse nel corso delle riunioni della commissione: a favore della scelta dell’area del Carle si sono espressi compatti i consiglieri dei gruppi di maggioranza (Pd, Centro per Cuneo Lista Civica, Crescere Insieme e Cuneo Solidale e Democratica) e anche diversi esponenti di minoranza (Grande Cuneo, Fratelli d’Italia, Lega Nord e Cuneo Città d’Europa). Contrari alla scelta, e favorevoli invece alla sede dell’ospedale unico nell’area del Santa Croce, i consiglieri del gruppo Cuneo per i Beni Comuni, che con Aniello Fierro hanno chiesto un referendum consultivo sulla scelta. Non hanno invece partecipato al voto Giuseppe Lauria (che ha giudicato illegittima la modalità di presentazione della delibera) e i consiglieri del Movimento 5Stelle (Manuele Isoardi e Silvia Cina) dopo che è stato bocciato l’emendamento con cui hanno chiesto di consultare comitati di quartiere e cittadini.
La palla passa adesso all’assemblea dei sindaci dell’Asl Cn1, chiamati ad esprimere il loro parere sulla decisione, e alla Regione, a cui spettano le competenze in materia di edilizia sanitaria e che avrà il compito di reperire i finanziamenti.
L’ordine del giorno richiede che “si avvii al contempo, anche mediante la prosecuzione del lavoro della Commissione Speciale, una fondamentale e indispensabile discussione, che indirizzi quella che dovrà essere la destinazione” dell’area del Santa Croce, “in modo tale da avviare subito una progettazione e poi, conclusa la costruzione dei nuovo ospedale, una riqualificazione adeguata” e auspica che l’Aso Santa Croce e Carle, pur tendendo ad una struttura unica, continui a rappresentare, nei suoi due presidi, un polo sanitario di eccellenza e che questo polo prosegua, nell’attesa che si completi l’iter per una struttura unica, investimenti all’altezza di quelli fatti in tutti questi anni, adeguati alle migliori tecnologie e degni della storia dell’Aso stessa”.