Anche in Gran Bretagna è stato annunciato un secondo lockdown nazionale almeno fino al 15 febbraio, in seguito non solo alla nuova variante del virus scoperta recentemente ma anche all’alto numero di morti.
Infatti Dora Coccorullo, 29 anni di Cuneo, direttrice pubblicitaria in un’azienda londinese, che vive a Londra con il marito, Andrea Rosa, technical animator, spiega che: “la situazione qui in UK, e soprattutto a Londra, è molto critica, con più di 60mila contagi e 1000 morti al giorno. Gli ospedali sono al limite di capacità, le operazioni e le visite meno urgenti sono cancellate, continuiamo a ricevere messaggi dall’ NHS (National Health System – Sistema Sanitario Nazionale) e dal medico di base che avvisano di non recarsi in ambulatorio o in ospedale a meno che sia assolutamente necessario. Nonostante ciò, in giro nei negozi e sui mezzi pubblici c’è comunque moltissima gente che non utilizza la mascherina e non rispetta le distanze di sicurezza. Qui mancano i controlli: nonostante le raccomandazioni del governo e le misure restrittive, non c’è nessuno che faccia davvero rispettare le regole, ed è per questo motivo che ora la situazione è ancora più spaventosa della prima ondata. Hanno iniziato con i vaccini in dicembre per i gruppi più vulnerabili e per gli operatori sanitari, ma passerà almeno un anno prima che tutta la popolazione sia vaccinata quindi il ritorno alla normalità è ancora lontano. Da un punto di vista personale, fortunatamente io e mio marito stiamo ancora lavorando a tempo pieno da casa entrambi e al lavoro non si parla assolutamente di rientro in ufficio. In entrambe le nostre aziende si sono resi conto che lo smart working funziona molto bene e lo adotteranno come soluzione permanente in futuro, quindi qualcosa di positivo da questa situazione ne è uscito!”