Cuneo – Villa Invernizzi necessita di una “considerevole ristrutturazione”, ma per tempi e modalità degli eventuali lavori bisogna ancora attendere perché al momento il Comune, proprietario del 95% dell’ìmmobile, non ha ancora definito come e quando intervenire e come utilizzare la struttura.
La questione è tornata in consiglio comunale lunedì sera con un’interpellanza di Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), che ha più volte sollevato la questione in consiglio comunale in passato e con la sua nuova interpellanza ha chiesto al Comune aggiornamenti rispetto alle verifiche strutturali che il Comune deve realizzare come “necessaria premessa per la definizione di un progetto condiviso di recupero e valorizzazione della Villa”, come richiesto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione che nei mesi scorsi ha ribadito la necessità da parte del Comune di “effettuare le opportune verifiche”, auspicando “l’opportunità che tale verifica, non più procrastinabile, costituisca la necessaria premessa per la definizione di un progetto condiviso di recupero e valorizzazione della Villa”.
“Il Comune dovrebbe iniziare a capire cosa fare di questa struttura dal valore storico-resistenziale e architettonico – ha detto Sturlese – Oltre alla programmazione di interventi urgenti di manutenzione è necessaria una precisa strategia volta al recupero definitivo dell’edificio. L’apposizione del vincolo da parte della Soprintendenza pone al Comune l’obbligo di provvedere alla conservazione della villa”.
“Io la villa l’avrei abbattuta, perché credo che comprometta la situazione urbanistica dell’area in cui si trova ha aggiunto Giuseppe Lauria – Visto però che la maggioranza ha deciso di tutelarla ne prendo atto e non posso che stigmatizzare il comportamento dell’amministrazione che dice di avere a cuore il patrimonio storico ma poi lascia questa villa in stato di abbandono. Ci si dovrebbe vergognare rispetto a quanto non è stato fatto sino ad oggi”.
In risposta l’assessora Paola Olivero ha ribadito che il Comune ha effettuato un sopralluogo a fine 2020 e ha inviato un aggiornamento alla Soprintendenza a fine dicembre, e ha rimarcato la “necessità di un intervento considerevole di ristrutturazione, che però inizialmente potrà essere limitata a una parte della struttura che rimane inserita in una pieno esecutivo convenzionato ancora attivo”.