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Lunedì 25 novembre 2024

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Un ospedale ricostruito a lotti separati senza interrompere l’attività sanitaria

Dodici fasi per costruire dove già c'è un ospedale che raggiunge i 92 mila mq per 600 posti ma con costruzioni alte come quelle attuali, ma in centro città

La Guida - Un ospedale ricostruito a lotti separati senza interrompere l’attività sanitaria

Cuneo – Quella presentata martedì nel convegno “Ospedale unico di Cuneo: al Santa Croce si può! – Un ospedale aperto in una città aperta” organizzato dalla lista civica della minoranza Cuneo per i Beni Comuni, è un’idea progettuale o come dice lo stesso autore, l’architetto Angelo Bodino, che ha elaborato il,progetto con Michele Nasetta, “un’ipotesi, una suggestione che ha lo scopo di dimostrare che è possibile realizzare l’ospedale unico al Santa Croce”.
Il progetto gioca su tre fattori principali: non si spreca territorio e si ricostruisce lì dove l’ospedale è cioè al centro di Cuneo, si costruisce velocemente in 6 anni, e il cantiere che sono piccoli cantieri parcellizzati vanno avanti a step separati, lotto per lotto, senza interferire con l’attuale attività. In pratica si demolisce, si ricostruisce e si posta, in 12 fasi continue ma separate.
La superficie fondiaria che ha a disposizione il Santa Croce è di 33.000 mq, con una superficie utile lorda che può salire a 92.000 mq richiesti per un ospedale da 600 posti: un aggiunta di 17.000 mq in più ai 75.000 esistenti.

Il progetto prevede l’ingresso principale su via Bassignano fronte blocco E mentre quello del pronto soccorso ed emergenza rimane su corso Monviso in un edificio centrale a 4 piani (15.000 mq). Si butta giù tutto il vecchio mantenendo solo i due piani del blocco operatorio che viene mantenuto e riqualificato a nuove funzioni. Proprio intorno al blocco E su via Bassignano vengono costruiti altri tre blocchi uno che si affaccia su via Coppino di quattro piani, un altro parrallelo dall’altra parte del blocco sempre di quattro piani con a fianco su via Monte Zovetto un altro edificio di 7 piani. Sul lato di corso Monviso si costruiscono due ali nuove per 7 piani e un piano sotterraneo di 10.000 mq l’una, ai lati del blocco emergenza su via Coppino e via Monte Zovetto, collegati da un altro edificio centrale in tre blocchi di 27.000 mq. Tutti i padiglioni possono essere a se stanti ma allo stesso tempo collegati tra loro.
Si iniziano a demolire le pertinenze interrate su via Monte Zovetto angolo via Bassignano, iniziando a costruire i due edifici di 7 e 4 piani. Si demolisce a step separati, lotto per lotto, si costruisce e poi si spostano le attività sanitarie. Poi tocca a via Coppino: demolizione, ricostruzione e costruzione ex novo all’angolo con via Bassignano; poi ancora la parte centrale di via Coppino, successivamente via Monte Zovetto, poi la parte centrale dell’area, e infine la grande parte tra corso Monviso e via Monte Zovetto, il nuovo reparto emergenza. Il tutto collegato con due percorsi pedonali aperti in un ospedale aperto, con verde, compresa la piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. 

La spiegazione del progetto completo su La Guida in edicola del 21 gennaio 2021.

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