Cuneo – Con il motto: “Facciamo vivere i Circoli”, le Acli di Cuneo stanno organizzando una giornata di mobilitazione e di solidarietà, che si terrà a inizio febbraio, e che potrebbe coinvolgere tutta l’associazione, anche a livello regionale e nazionale.
“E’ passato quasi un anno e i Circoli e associazioni Acli, come tanti altri, sono ancora chiusi o hanno ricevuto solo qualche misero “ristoro”, neanche sufficiente a pagare i costi fissi (luce, gas, affitti, Siae, canoni, ecc). Inoltre non è stata presa in considerazione la nostra proposta di fornire un sostegno per la copertura assicurativa a favore di tutti i volontari – dicono i vertici dell’associazione cuneese -; con questa giornata di mobilitazione, che sarà anche dedicata alla solidarietà, percorreremo tutte le strade possibili per diffondere messaggi propositivi e informativi sull’importante presenza dell’associazione sul territorio, come luogo di solidarietà e socialità e non solo per lo scopo ricreativo o di svago”.
Durante la giornata di protesta, i 260 circoli della Granda e le sedi dell’associazione rimarranno aperti fino alle 18. Nel rispetto delle norme sanitarie e delle misure antiCovid 19, si accoglieranno coloro che vorranno sottoscrivere la tessera e si proporranno iniziative di solidarietà, tra cui la raccolta di fondi a sostegno dei rifugiati e migranti provenienti da diversi Paesi e bloccati in Bosnia dove, da parecchi anni, opera un gruppo di volontari dell’Ipsia Acli. Sarà anche effettuata una raccolta di viveri e offerte, che verranno distribuiti alle persone in difficoltà nei rispettivi paesi, in accordo e collaborazione con le Caritas diocesane.
In vista della manifestazione, che potrebbe tenersi sabato 6 o 13 febbraio, i vertici delle Acli cuneesi chiederanno un incontro con il prefetto e con il questore del capoluogo, per sottolineare la gravità delle conseguenze derivanti dalla prolungata chiusura dei circoli.