In questo periodo segnato dalla pandemia, Eurostat indaga sovente sulla salute dei cittadini europei. Ultima indagine pubblicata il 18 gennaio riguarda le spese, pubbliche e private, dedicate alle cure preventive per ridurre il rischio di malattie o per attenuare prevedibili complicazioni.
Nel 2018, la spesa media europea, pubblica e privata, era del 2,8% del totale delle spese sanitarie, con notevoli differenze fra gli Stati membri.
Fa riflettere il fatto che al primo posto ci sia l’Italia, con una media del 4,4%, seguita dalla Finlandia con il 4 %, dalla Svezia con il 3,3% e la Germania con il 3,2%. In fondo alla classifica, purtroppo, troviamo la Slovacchia con solo lo 0,8%.
Ma se si trasforma il valore di quelle percentuali in euro, l’Italia slitta all’ottavo posto con 112 euro a persona e la Svezia si ritrova al primo posto con 165 euro.
Sono cifre che confermano le differenze del costo della salute in Europa, dove l’Italia è prima nella prevenzione ma ad un prezzo molto meno elevato che in altri Paesi.