Centallo – Da mercoledì 20 gennaio, il Covid hotel allestito dall’Asl Cn1 nei locali dell’ex albergo, ristorante e poi centro di accoglienza migranti “La Bussola” non ha più alcun ospite. La struttura di regione Pedaggio Soprano era stata attivata a ottobre all’inizio della seconda ondata, e nei mesi successivi ha consentito di ospitare gli individui positivi che, per motivi economici o familiari, non potevano isolarsi in altro modo dalle persone con cui convivevano abitualmente. Diciotto i posti totali, giunti al tutto esaurito durante la fase peggiore dell’emergenza sanitaria dei mesi scorsi. “Si tratta – commenta il sindaco Giuseppe Chiavassa – di una bella notizia, di cui tutti noi avevamo davvero bisogno. Invito però tutti i centallesi a non commettere imprudenze: sembra che una terza ondata sia in arrivo, ed è importante non abbassare la guardia proprio ora. Un appello particolare va ai giovani, che in primavera erano stati di esempio a tutta la comunità, e che di recente hanno invece commesso alcune imprudenze. Vi prego, fate attenzione, e rispettate la normativa”. Sul tema del vaccino, il primo cittadino è categorico: “È una speranza per tutti noi. Non è obbligatorio, certo, ma ricordiamoci bene che la nostra libertà termina laddove inizia quella degli altri”. All’appello, segue anche una provocazione: “Se sarà necessario, non ho problemi a limitare l’accesso a determinate aree pubbliche a chi sceglierà di non vaccinarsi”.