Limone Piemonte – La sera del 15 gennaio 2020, molti proprietari di ristoranti, negozi e hotel di Limone Piemonte hanno deciso di manifestare solidarietà reciproca di fronte ai nuovi provvedimenti governativi previsti dal dpcm firmato il 14 gennaio. Seguendo l’esempio dei ristoratori toscani, alcuni hanno aperto il locale, infrangendo la legge; altri hanno acceso simbolicamente tutte le luci della loro struttura. Nel mirino della protesta ci sono fasce orarie di apertura al pubblico e criteri di spostamento tra regioni. La posizione dei ristoratori e dei commercianti limonesi è chiara: “Non possiamo permetterci di chiudere alle 18 – dichiarano all’unanimità –. Lavoriamo 6 mesi su 12. Non possono toglierci l’unico periodo di profitto, altrimenti non ci sono speranze di sopravvivere”. Riguardo ai criteri per lo spostamento, Tommaso Dalmasso, proprietario dell’Hotel “L’Artisin” a Limone Piemonte, spiega: “Le norme attuali penalizzano le località di confine e i piccoli comuni. Limone vive soprattutto di turismo dalla Liguria e alla Francia, zone tagliate fuori dalle norme attuali”. Nel clima di disappunto che popola l’intero settore, non si escludono nuove proteste.