Il 15 gennaio scorso la Commissione europea ha risposto all’iniziativa dei cittadini europei intitolata “Minority SafePack – un milione di firme per la diversità in Europa”. L’iniziativa, avviata nel 2013, aveva come obiettivo di migliorare la protezione delle persone appartenenti a minoranze etniche e linguistiche all’interno dell’Unione Europea. Raccolse quasi 1.130.000 dichiarazioni di sostegno in 11 Stati membri.
Benché la protezione e il rispetto della diversità culturale fossero (e sono) priorità ed obiettivi dell’Unione Europea, gli organizzatori dell’iniziativa chiedevano ulteriori passi avanti da parte delle Istituzioni, in particolare in campo giuridico, in modo tale da proteggere maggiormente le persone coinvolte.
La Commissione europea, nella sua risposta, ha ricordato i passi legislativi compiuti in questo campo dal 2013, assicurando il suo impegno per la piena attuazione della legislazione e delle politiche già in vigore. Una risposta che non rassicura fino in fondo, viste le discriminazioni e la mancanza di tutela di cui continuano a soffrire alcune minoranze nell’Unione Europea.
Ricordiamo qui che in Europa convivono circa 200 etnie e si parlano più di 60 lingue.
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