Cuneo – Tra i risultati del protocollo siglato in estate dai sindacati del lavoro in somministrazione (Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp) con Synergie Italia e Tempor, per l’utilizzo di lavoratori in somministrazione nel settore agricolo – primo caso in Italia -, ci sono state risposte positive all’esigenza di personale per attività stagionali in agricoltura, accentuata dall’emergenza sanitaria.
Oltre 250 sono stati i lavoratori italiani e non, coinvolti e contrattualizzati in oltre 30 aziende, di cui circa un centinaio nel territorio di Saluzzo e comuni limitrofi. I settori interessati sono stati raccolta frutta (mele, pesche e albicocche) e vendemmia. Nella zone dell’albese e del braidese, oltre 50 lavoratori sono stati impiegati in tre aziende vitivinicole, esclusivamente per la vendemmia. Grazie all’adozione del cosiddetto “bacino”, la maggior parte dei lavoratori, è stata reimpiegata più volte, garantendo così il raggiungimento dei requisiti per l’ottenimento dei vari strumenti di sostegno al reddito. Ai lavoratori non stanziali come previsto dall’accordo, sono state garantite, in forma gratuita, sistemazioni adeguate in collaborazione con vari enti ( Caritas, Monviso solidale, ecc.).
“Un importante risultato – commentano i rappresentanti sindacali – ottenuto in un momento di grande emergenza sanitaria, oltre che caratterizzato da gravi problemi determinati, ad inizio stagione, da grandine e forti piogge che hanno intaccato parzialmente o in certi casi, totalmente, il raccolto delle filiere del settore. Abbiamo la necessità di perseguire ancora questa strada: quello della contrattazione, quello della garanzia dei diritti e della tutela condizioni di lavoro dei lavoratori somministrati nel settore dell’agricoltura. È una strada ancora lunga, ma con i risultati ottenuti, possiamo pensare di poter provare a coinvolgere anche altre agenzie per il lavoro, per procedere con queste buone pratiche anche per il 2021”.