Gramellini regala un’altra storia che tocca nel profondo. Una storia di fantasia che unisce cuore e cervello e che con il suo stile unico fa riflettere e sorridere su tutto ciò che è quotidianamente umano, dalle speranze alle delusioni, dall’amore all’amicizia. Una storia proprio ambientata ai tempi del coronavirus perché il romanzo affronta da vicino la quotidianità del lockdown, le sue sfide e paure e la necessità di reinventarsi attraverso la storia di Mattia, che ha otto anni, del papà Andrea e della mamma Tania, che dovevano divorziare proprio il giorno dopo quel 9 marzo del lockdown, e che si ritrovano costretti a rimanere in casa, insieme, della sorellastra Rossana e di tanti altri abitanti di un condominio di personaggi favolosi. Mentre il mondo si stravolge, la scuola viene racchiusa in un computer, i vicini cantano dai balconi e gli amori vivono storie impossibili, Mattia si muove tra misteri da risolvere e sorprese nascoste dietro l’angolo. Ma aguzza lo sguardo e comincia a capire, scoprendo che forse diventare grandi significa anche provare a scommettere sugli altri, e trovare il modo di imparare a fidarsi, persino dei più acerrimi nemici. Gramellini porta sulle pagine tematiche sempiterne e lo fa in maniera leggera ma mai scontata, velando dietro all’ironia una grande profondità di anima e di pensiero. Come e di più ci ha già abitato nei suoi quotidiani pensieri de “Il caffè” sul Corriere.
C’era una volta adesso
di Massimo Gramellini
Longanesi
16,90 euro