Cuneo – Sul balcone di casa coltivava quattro piantine di cannabis, un balcone che affaccia sul cortile del condominio e visibile a tutti. Tanto visibile da essere segnalato ai carabinieri, i quali nell’agosto del 2018 si sono recati presso l’abitazione di D.C. per un controllo. Al loro arrivo l’uomo ha indicato ai militari il balcone con i vasi e le piantine senza opporre la minima resistenza. Nell’abitazione i carabinieri trovarono anche 4 grammi di hashish già frazionato e un bilancino nel vano dove stava il televisore in soggiorno e un’ altra piccolissima quantità di droga nel comodino in camera da letto. Per l’accusa il reato di pericolo era stato provato e quindi per l’accusa di detenzione a fini di spaccio è stata chiesta la condanna ad 8 mesi di reclusione e 3000 euro di multa. La difesa , nel chiedere l’assoluzione del proprio assistito, ha sottolineato il fatto che nell’appartamento non fossero state trovate ingenti quantità di sostanza stupefacente né somme di denaro tali da far supporre l’attività di spaccio; “in base al pronunciamento delle sezioni unite della Cassazione del dicembre 2019 – ha ricordato l’avvocata Giulia Dadone – la coltivazione in ambito domestico e per impiego personale non è perseguibile e la quantità di sostanza drogante rinvenuta in quella casa era poca cosa, ai limiti della rilevanza penale”. La richiesta della difesa è stata accolta dal giudice che ha assolto l’uomo per insussistenza del fatto, disponendo anche il sequestro e distruzione della piantine.