Cuneo – Avevano lasciato i loro due piccoli cani, un bassotto e un volpino, al figlio e alla nuora che stavano facendo un picnic al Parco fluviale nell’area del ponte Vassallo e avevano proseguito la passeggiata in bicicletta verso il Gesso. Al loro ritorno trovarono la nuora in lacrime che ripeteva di aver chiamato i Carabinieri. Uno dei loro cani, il volpino era sul sedile anteriore dell’auto, esanime, azzannato poco prima dal pitbull di una signora che si era fermata con alcuni amici nella stessa area picnic. Con l’accusa di tentata violenza privata è stata rinviata a giudizio B. B., la proprietaria del pitbull, poiché con minacce e intimidazioni avrebbe cercato di impedire, ai due coniugi che avevano in custodia il cane dei genitori, di chiamare i Carabinieri. “Quando siamo tornati indietro – ha riferito in aula il proprietario dei cani G. C. – la proprietaria del cane e il suo compagno avevano capito che avevamo chiamato i Carabinieri e se la presero con noi, insultandoci e minacciandoci. L’imputata mi disse che mi avrebbe tagliato la gola. Avevano assistito alla scena anche i miei nipoti piccoli e mia figlia di 11 anni, che ancora adesso è scioccata al ricordo di quella scena terribile”.
Il cane venne portato immediatamente alla clinica veterinaria dove venne curato, ma la coppia non ricevette alcun risarcimento per le spese sostenute. Oltre al proprietario dei cani, in aula hanno testimoniato anche la moglie dell’uomo, il figlio e la nuora e il maresciallo dei Carabinieri che era intervenuto sul posto quel pomeriggio del 21 aprile 2018: “Quando siamo arrivati – ha riferito in aula il militare – B. B. e il suo compagno hanno insultato la nuora del proprietario del volpino. L’uomo le disse: ‘sono stato in galera, ti spacco la testa’, mentre l’imputata la insultava con parolacce”. L’udienza è stata rinviata al 29 gennaio.